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Il dolce sorriso della Madonna della Misericordia.

Autore: Don Arnobio Glavam, EP.

Chi percorre i luoghi di Trastevere, il nobile e vetusto rione romano, potrà contemplare le sontuose basiliche e le stupende chiese colme di espressivi testimoni della storia della Chiesa e della Cristianità. Forse non passerà inosservata una piccola chiesa, con una facciata classica che cela un armonioso edificio sacro del Medioevo le cui radici risalgono ai secoli IV e V: è la chiesa di San Benedetto in Piscinula.

Addentrandosi nel tempio, il pellegrino subito scopre delle reliquie storiche medievali non meno eloquenti di quelle riscontrate in altri luoghi di culto dell’Urbe. Troverà segni di un passato rifulgente di fede in mezzo ad un insieme architettonico profumato da un’incessante e millenaria spiritualità mariana e benedettina.

Costruito sui resti del palazzo appartenente alla nobile Gens Anicia – nel quale ha soggiornato San Benedetto prima di recarsi alla grotta di Subiaco per dare l’avvio alla sublime «avventura» benedettina da cui presero origine i fondamenti dell’Europa cristiana –, il tempio fu un piccolo luogo di culto, demolito più tardi, sui cui ruderi fu edificata nel secolo XII l’attuale chiesa dedicata prima a Santa Maria e poi a San Benedetto.

All’interno della chiesa si conserva, tuttavia, una piccola cappella accanto alla quale si trova una stanzetta detta «cella di San Benedetto», luogo di preghiera e forse camera da letto del santo Patrono d’Europa.

Una volta, sul registro delle visite della chiesa, un pellegrino ha scritto: «In questa chiesa siamo spinti alla preghiera». Infatti, in essa tante cose invitano all’orazione: innanzitutto la Presenza Eucaristica mai venuta meno in questo santuario, gli antichissimi affreschi che ornano le sue pareti, alcuni messi in evidenza da un recente restauro promosso dagli Araldi del Vangelo ai quali è stata affidata la chiesa dal Vicariato di Roma. Anche l’ambiente di raccoglimento che in essa si cerca di conservare invita alla preghiera.

Al pellegrino non occorrerà tanto tempo per scoprire che, nella cappellina, particolarmente coinvolgente è un antico e venerabile affresco raffigurante la Madonna della Misericordia avente tra le braccia il Bambinello. La tradizione vede San Benedetto in preghiera presso questa icona mentre chiede la grazia di essere fedele ai suoi propositi. Potrebbe trattarsi, allora, di un affresco più antico del XII secolo, periodo in cui la ricerca scientifica ne colloca l’origine.

Il volto della Madonna, dolce, affettuoso e accogliente, sembra dire al commosso pellegrino: «Figlio mio, non ti accorgi dell’immensità della mia misericordia? Non ne hai bisogno? Io sono qui per dartela». «Io sono la Madre di Misericordia e nel corso di tanti secoli, in questo Santo Luogo, ho elargito e continuo ad elargire la mia misericordia a innumerevoli figli e figlie che, angosciati da tanti disagi, appesantiti dai loro peccati, fiduciosi, a me ricorrono».

È sempre la Santa Madre di Dio che vuole attirare a sé i suoi figli, curare le loro ferite, consolare i loro cuori afflitti.

Ed eccoci giunti al mese di maggio, mese in cui le piante si ricoprono di verde e i fiori sbocciano. La devozione popolare attribuisce ai giorni di maggio la particolare lode alla Santissima Madre di Dio.

È proprio in questo mese, il 12 p.v., che ricorre la memoria della Madonna della Misericordia venerata nella nostra chiesa di San Benedetto in Piscinula, nell’affresco che si trova nella «cappella della Madonna», proprio in corrispondenza con la «cella di San Benedetto».

In quel giorno, alle ore 18:30, celebreremo la Santa Messa con l’intenzione particolare di chiedere alla Madonna i più pregiati favori della sua inesauribile misericordia per tutta la Famiglia di San Benedetto in Piscinula e anche per tutti coloro che, fervorosi devoti della Vergine Santissima, vorranno rendere alla Madonna della Misericordia le espressioni del loro amore e della loro gratitudine e vorranno affidarLe le loro filiali richieste.

Accorriamo numerosi il 12 maggio nella chiesa di San Benedetto in Piscinula presso l’affresco della Buona Signora della Misericordia a chiederLe l’abbondanza dei Suoi doni per noi e per le nostre famiglie, per la Chiesa e per il mondo, in questi nostri giorni così tribolati da tante sventure e da tante minacce.

Santa Madre di Misericordia! Prega per noi.

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